Freesing

Il movimento è una qualità della vita.
La presenza continua di rigide abitudini motorie, aspetti caratteriali, vizi posturali, stati di stress, eventi traumatici o contratture muscolari creano il congelamento di una componente della persona, alterando la percezione e l'utilizzo del corpo.
Questo provocherà la perdita del proprio potenziale di movimento e la limitazione della capacità espressiva corporea.
Il freesing, utilizzando l'informazione propriocettiva, aiuterà il praticante a riscoprire nelle sue diverse componenti il potenziale di movimento, permettendo l'incontro del movimento involontario con l'atto motorio volontario.
Il porre attenzione a come l'esercizio viene eseguito offre l'opportunità di scoprire quale componenti corporee sono presenti e in che modo vi partecipano.
Gli incontri di pratica, pur dando gli strumenti e gli input per una ricerca personale, sono inseriti in un cammino esperienziale di gruppo che si muove dalla presenza corporea alla fisiologia anatomica esperienziale, dalla spazialità in/out del corpo alla sua forza espressiva nel vissuto, per il recupero del proprio canto libero corporeo.
Tutto questo per riportare armonia tra l'immagine corporea, lo schema corporeo e l'espressione motoria funzionale e utilizzare con efficacia e consapevolezza il movimento nel proprio lavoro e nella vita quotidiana.
Questa riscoperta della propria struttura in movimento è rivolta a coloro che del movimento corporeo ne fanno una professione e un'arte (artisti, danzatori, atleti, sportivi, operatori, ecc.), ma anche a chi vuole ritrovare nel proprio movimento quotidiano libertà, efficacia e armonia espressiva.